Open Calabria
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici
No Result
View All Result
Open Calabria
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici
No Result
View All Result
Open Calabria
No Result
View All Result

I comuni italiani nel 2020, le principali caratteristiche socio-economiche e territoriali

In Calabria 322 comuni, ossia il 79,7% del totale regionale, contano fino a 5.000 residenti

by Giorgia Marinuzzi e Walter Tortorella
30/01/2020
in Comuni ed Enti Locali
A A
I comuni italiani nel 2020, le principali caratteristiche socio-economiche e territoriali

La mappatura IFEL dell’universo dei comuni italiani

La pubblicazione IFEL “I Comuni italiani 2020 – Numeri in tasca” illustra le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei comuni italiani, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili a livello di singolo comune.

L’obiettivo è quello di fornire un agile strumento di lavoro a quanti – politici, amministratori, studiosi dei fenomeni territoriali – si interrogano sui caratteri ed i cambiamenti in atto nel mondo eterogeneo dei comuni. Un mondo in continua evoluzione che rappresenta saldamente l’elemento unificatore in cui gli italiani si trovano, il luogo dove vivono la propria quotidianità, l’istituzione più vicina alla quale si rivolgono per avere una risposta ai bisogni, alle difficoltà, alla voglia di partecipazione.

Nel presente articolo si illustrano le principali evidenze del volume con alcuni accenni alle caratteristiche specifiche dei comuni della Calabria.

Istituzioni e società

A novembre 2019 sono 7.914 i comuni italiani, dei quali oltre un terzo è concentrato in Lombardia (19%) e in Piemonte (quasi il 15%), uniche regioni dove il numero dei comuni supera i mille enti.

Sul versante opposto troviamo la Valle d’Aosta, l’Umbria, il Molise e la Basilicata che tutte insieme racchiudono poco più del 5% del totale delle amministrazioni comunali.

In Italia i piccoli comuni, ossia quelli con una popolazione legale censita da Istat inferiore ai 5.000 abitanti, sono numerosissimi: si tratta di 5.500 comuni, il 69,5% degli enti totali. All’interno delle varie regioni, la proporzione dei piccoli comuni risulta essere particolarmente elevata in Valle d’Aosta (99%), Molise (92%), Piemonte (89%), Trentino-Alto Adige (88%) e in Sardegna (83%). Valori decisamente più bassi si registrano in Emilia-Romagna (41%), Toscana (44%) e Puglia (33%).

I 404 comuni della Calabria rappresentano il 5,1% del totale dei comuni italiani e di essi 322 comuni, ossia il 79,7% del totale regionale, contano fino a 5.000 residenti. Questa proporzione è maggiore di circa 10 punti percentuali rispetto all’incidenza di piccoli comuni a livello nazionale.

Sono “piccoli” i comuni con una popolazione legale (Censimento Istat 2011) pari o inferiore alle 5.000 unità.

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Studi Economia Territoriale su dati Istat, 2019

 

Economia e finanza locale

Nel 2018 a livello nazionale Infocamere registra un tasso di incremento delle imprese[1] positivo e pari allo 0,2%, con un tasso di natalità pari al 6,8% ed un tasso di mortalità delle imprese del 6,6%. Le imprese all’interno del territorio calabrese hanno registrato un incremento superiore rispetto al tasso nazionale e cioè pari allo 0,7%, con un tasso di natalità delle imprese pari al 6,5% ed un tasso di mortalità del 5,8%.

Riguardo alla struttura produttiva italiana si rileva che il 60% dei comuni è specializzato nel settore primario, il 30% nel secondario e il 10% nel terziario. Tali proporzioni cambiano se si considerano i comuni della Calabria: tra i comuni della regione vi è una forte connotazione agricola rispetto ad altre realtà regionali con una maggiore specializzazione industriale. Difatti, circa il 73% dei comuni è specializzato nel settore primario, solo il 12,6% nel settore secondario e il 14,6% nel settore terziario.

Guardando ai dati MEF sul reddito imponibile medio si registra in Italia uno scarto tra i valori 2007 e 2017 di circa 2.400 euro per contribuente, passando da 22,70mila euro nel 2007 ad un totale di 25,08mila euro nel 2017. Per i comuni della Calabria si passa dai 19,33mila euro del 2007 pro capite ai 20,73mila euro del 2017 con uno scarto pari a 1.400 euro per contribuente. Nel raffrontare il reddito imponibile medio nazionale con quelli regionali risulta evidente come le regioni del Mezzogiorno e del Centro (ad esclusione del Lazio) fatichino a mantenere livelli simili a quelli registrati nelle regioni del Nord Italia. Si passa dai 28,10mila euro pro capite della Lombardia, di circa 3mila euro al di sopra della media nazionale, ai 20,73mila euro della Calabria, dato più basso di 4.350 euro per contribuente rispetto alla media Italia.

Per ciò che concerne i dati di finanza locale di fonte Ministero dell’Interno e BDAP, si analizzano nel presente articolo soltanto i dati riguardanti la spesa dei comuni che, nel 2018, a livello nazionale, si è attestata poco sopra ai 1.080 euro pro capite, di cui 908 euro per la parte corrente, 155 euro di investimenti e 21 euro per le spese residuali in conto capitale. Per i comuni della Calabria il valore della spesa totale è pari a c.ca 1.033 euro, perfettamente allineata alla media nazionale, con valori della spesa corrente pari a 818 euro pro capite e 215 euro pro capite per la spesa in conto capitale, di cui 173 euro pro capite rappresentano gli investimenti, ossia 19 euro in più rispetto alla media delle risorse destinate agli investimenti da parte dei comuni italiani.

Territorio e ambiente

I comuni montani in Italia sono il 43%. Tale proporzione varia ampiamente tra le regioni, passando dal 100% dei comuni montani della Valle d’Aosta, al 10% della Puglia. Il 53,5% dei comuni della Calabria è montano.

Secondo i dati della Protezione Civile, a livello nazionale circa due terzi dei comuni (il 63%) ha un grado di sismicità basso o molto basso, il 28,1% si caratterizza per un livello medio di sismicità e un 8,8% di comuni è a rischio elevato. A livello regionale la percentuale più elevata di comuni esposti ad un rischio elevato di sismicità si rileva proprio in Calabria (64%): tale incidenza, che mostra la fragilità del territorio, è circa il doppio del dato registrato dalla Basilicata, ossia la seconda regione per quota di comuni (34%) con un alto rischio sismico.

Elaborando gli ultimi dati del Bollettino GSE aggiornato al 31.12.2018, si scopre che ancora solo il 27% dei comuni ha impianti alimentati a fonti rinnovabili. Tale incidenza cresce fino a circa il 50% in Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna (rispettivamente con il 51%, il 49% ed il 47% dei comuni interessati dal fenomeno). In Calabria tale percentuale si attesta al 14%, mostrando come i comuni della regione fatichino ancora ad avviare la transizione verso forme di energia sostenibile.

Considerando invece la diffusione degli impianti a fonti rinnovabili le maggiori concentrazioni si registrano in Lombardia (17% del totale), Piemonte (13%) e Trentino-Alto Adige (11%). In Calabria il numero di impianti rappresenta il 2,4% del totale a livello nazionale.

* Le opinioni espresse hanno carattere personale e non impegnano in alcun modo la responsabilità dell’Istituto di appartenenza, IFEL.

** Ha contribuito alla realizzazione di questo contributo Donato Lacetra, attualmente stagista presso IFEL.

[1] Il tasso di incremento delle imprese è uguale alla differenza tra imprese iscritte e cessate ogni 100 attive.

Giorgia Marinuzzi

Giorgia Marinuzzi

Economista, è ricercatrice presso il Dipartimento Studi Economia Territoriale dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL). Esperta di economia dello sviluppo e del territorio, coordina gruppi di ricerca e cura rapporti di analisi dell’Istituto. Per il periodo di programmazione comunitaria 2014-2020 rappresenta IFEL nei Comitati di Sorveglianza del PON “Città metropolitane”, del PON “Governance e capacità istituzionale”, del PON “Infrastrutture e reti”, nonché nel “Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento per l’attuazione dei PO 2014-2020”. É autrice di numerosi articoli in materia di fondi strutturali, gestioni associate comunali e partenariato pubblico privato. Nell’anno accademico 2015/2016 ha collaborato all’attività didattica integrativa del corso “Laboratorio di analisi dei dati statistici per l'economia”, presso l’Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze Politiche. Nel 2018 è stata docente nel Master “European funds manager: value chain per lo sviluppo territoriale”, presso la Link Campus University di Roma.

Walter Tortorella

Walter Tortorella

Economista, è Capo Dipartimento Studi Economia Territoriale della Fondazione IFEL. Esperto di politiche pubbliche e sviluppo economico è stato Direttore del Centro Documentazione e Studi dei Comuni Italiani ANCI-IFEL, Direttore Ufficio Studi della Fondazione Cittalia ANCI Ricerche. È autore di numerosi articoli in materia di public management e politiche di sviluppo. Tra le sue pubblicazioni più recenti: “Partenariato Pubblico Privato e Project Finance”, Maggioli, 2017; “Finanziare la crescita” con Marco Nicolai, Rubbettino, 2016; "Politica di coesione e questione urbana", Carocci editore, 2015; “Città metropolitane. La lunga attesa”, Marsilio, 2014.

Related Posts

Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

by Redazione
15/05/2025

Rende al voto. In vista delle elezioni comunali del 2025, è utile presentare alcuni dati sull’evoluzione della qualità amministrativa di...

Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

by Redazione
14/05/2025

In vista delle elezioni comunali del 2025, questa nota fornisce alcuni dati sull’evoluzione della qualità amministrativa di Lamezia Terme nel...

La qualità delle amministrazioni locali in Italia e in Calabria dal 2001 al 2022

La qualità delle amministrazioni locali in Italia e in Calabria dal 2001 al 2022

by Redazione
14/05/2025

Qual è la qualità delle amministrazioni locali italiane e calabresi? Il MAQI (Municipal Administration Quality Index) ci consente di rispondere...

Verso le elezioni amministrative 2025: sindaci avvocati e laureati al Sud, imprenditori e diplomati al Nord

Verso le elezioni amministrative 2025: sindaci avvocati e laureati al Sud, imprenditori e diplomati al Nord

by Michele Mercuri
03/04/2025

A fine maggio 2025, molti calabresi saranno chiamati a rinnovare le amministrazioni di 19 comuni. I cittadini sceglieranno il loro...

Verso le elezioni 2025 in Calabria: cosa dicono i dati sulla qualità delle amministrazioni comunali

Verso le elezioni 2025 in Calabria: cosa dicono i dati sulla qualità delle amministrazioni comunali

by Francesco Aiello
27/03/2025

A fine maggio 2205 ,19 comuni calabresi saranno chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni locali, in un voto che inciderà...

Regional Economy

I più letti del mese

  • Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

    Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Genetica, intelligenza e il divario Nord-Sud

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il Paese diviso. Nord e Sud nella storia d’Italia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il Sud si svuota, il Nord resiste: le due Italie della crisi demografica

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Gli ultimi articoli

Il welfare che fiorisce nei territori: la scommessa di Polis

Il welfare che fiorisce nei territori: la scommessa di Polis

13/06/2025
Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

08/06/2025
Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

01/06/2025
Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

15/05/2025
Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

14/05/2025

Seguici

  • 1.4k Followers
  • 378 Followers

Iscriviti alla Newsletter

Partner

[smartslider3 slider=2]

Sostienici

OpenCalabria - Associazione di promozione sociale con finalità scientifiche e divulgative

No Result
View All Result
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici

OpenCalabria - Associazione di promozione sociale con finalità scientifiche e divulgative