Open Calabria
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici
No Result
View All Result
Open Calabria
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici
No Result
View All Result
Open Calabria
No Result
View All Result

La nuova via della seta: Gioia Tauro assente

by Antonio Selvatici
03/05/2017
in Infrastrutture, Internazionalizzazione
A A

I porti commerciali di Venezia e di Trieste diventeranno il terminale della “Nuova Via della seta Marittima”: ambizioso progetto infrastrutturale, commerciale, militare e strategico che collega la Cina con l’Europa. Quando verrà ultimata sarà la più importante via commerciale di collegamento tra l’Oriente e l’Occidente. Per realizzare il grandioso progetto, il governo cinese ha già stanziato 1,4 trilioni di dollari, quaranta miliardi di dollari sono già stati raccolti. La Cina è fortemente impegnata nella realizzazione di due corridoi commerciali, uno marittimo e l’altro ferroviario (“One Belt, One Road”) che, quando terminati e se completamente realizzati, potrebbero spostare il baricentro economico e politico verso Est. L’obiettivo è quello di far raggiungere più facilmente le merci cinesi a poco costo sui mercati dell’Europa centrale.

Il porto di Gioia Tauro non è presente tra le destinazioni e gli investimenti pubblici della Cina. Una folta schiera di influenti politici italiani sta promuovendo il futuro scalo merci marittimo di Venezia, mentre Gioia Tauro non viene considerato. La parte terrestre del progetto cinese, quello ferroviario, termina in Germania. Il panorama è chiaro: l’Italia del Sud è esclusa dal più grande investimento infrastrutturale e strategico del globo. Per ospitare le maxi navi porta container (portata 18.000 TEU) bisognerà costruire a Venezia un nuovo porto commerciale: i cinesi sono pronti ad investire cifre considerevoli circa 2 miliardi di euro e, inoltre, sono ben disposti anche a gestirlo.

Il percorso ferroviario parte da Xian (zona in cui si produce materiale elettronico) attraversa la Cina rurale, quella più povera ed isolata, tocca Teheran, arriva ad Istanbul transita per Mosca, e ha come terminale in Europa la città tedesca di Duisburg. Una ventina di giorni per collegare la Cina con il cuore dell’Europa, non senza difficoltà. Infatti, lo scartamento dei binari è differente e l’attraversamento di zone fredde obbliga a utilizzare vagoni climatizzati, soprattutto per non danneggiare il sensibile materiale elettronico. Il braccio ferroviario della Nuova Via della Seta è già una realtà: alcuni spedizionieri italiani offrono il passaggio delle merci lungo la nota rotta.

La parte marittima della Nuova Via della Seta non è solo un progetto commerciale, ma è un investimento da parte del Governo di Pechino anche militare e strategico. Le rotte marittime devono essere sicure e, quindi, la Cina sta investendo in armamenti. Il piccolo stato di Gibuti, da cui si controlla l’accesso a sud del Canale di Suez, è stato già stato “acquistato” dai cinesi, lì stanno costruendo (con capitali pubblici cinesi) porti, ferrovie e aeroporti.  A Gibuti è in corso di realizzazione la prima base navale militare al di fuori del territorio cinese. Più a nord in Egitto, a Port Said si registrano molte interessenze cinesi, in Grecia il porto del Pireo è cinese. Importanti investimenti sono in corso in Turchia (Mersin International Port), Iran (Chabahar Port), Israele (Porto di Haifa), Algeria e Spagna

Il governo cinese attraverso le sue società controllate sta acquisendo importanza all’interno del bacino del Mediterraneo. Recentemente è stato siglato un importante accordo commerciale con la Cosco (la più importante società marittima cinese) e lo scalo di Vado Ligure. In sintesi, la strategia del governo cinese è chiara: conquistare l’Europa e conquistare il bacino del Mediterraneo con importanti investimenti in opere marittime e logistiche, escludendo il porto di Gioia Tauro.

L’implicazione di questa esclusione è facilmente prevedibile. Il porto calabrese sarà escluso dalle più importanti rotte di navigazione Far East-Europa con evidenti ripercussioni sul volume di traffico contanierizzato e sui livelli occupazionali (diretti e indiretti) legati alle attività di transhipment.

Antonio Selvatici

Antonio Selvatici

Antonio Selvatici, laurea in Economia Politica Industriale, ha frequentato il Corso sulla Protezione Aziendale alla Università Bocconi di Milano, giornalista, Consulente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Contraffazione nella XVI e XVII legislatura, docente Mater Intelligence Economica presso Università Tor Vergata Roma, docente al Corso di Perfezionamento posta laurea in “Intelligence e Sicurezza Nazionale” presso l’Università di Firenze.Diverse pubblicazioni e libri di saggistica. Ultimi libri pubblicati: “Chi spiava i terroristi. Kgb, Stasi, BR-RAF. I documenti negli archivi segreti dell’Europa Comunista, Pendragon, 2010, due edizioni; “Il libro nero della contraffazione”, Pendragon 2014, due edizioni; “La contraffazione: un sistema economico parallelo, criminale e sottovalutato”, in “La situazione economica del Veneto. Rapporto Annuale 2014; “Il sistema Prato- Il distretto industriale illegale dei cinesi in Italia”, Pendragon 2015

Related Posts

Più mercato per superare la stagnazione: su cosa puntare per dare una prospettiva all’economia della Calabria

Più mercato per superare la stagnazione: su cosa puntare per dare una prospettiva all’economia della Calabria

by Francesco Aiello
16/11/2024

Negli ultimi dieci anni, l’economia della Calabria è stata in stagnazione: il valore aggiunto ha fluttuato intorno ai 28 mld...

La ZES Unica per il Mezzogiorno tra opportunità e rischi per la Calabria

La ZES Unica per il Mezzogiorno tra opportunità e rischi per la Calabria

by Francesco Aiello
06/01/2024

Rispetto alla precedente disciplina sugli investimenti a Sud in regime di aiuti, la ZES unica per il Mezzogiorno è migliorativa...

L’alta inflazione e i grandi profitti dei produttori di petrolio

L’alta inflazione e i grandi profitti dei produttori di petrolio

by Vittorio Daniele
04/08/2022

Spinta dall'aumento dei costi del gas naturale e del petrolio, l'inflazione ha raggiunto il massimo da quasi 40 anni. Il...

Rimbalzo del 32.5% delle esportazioni della Calabria nei primi nove mesi del 2021

Rimbalzo del 32.5% delle esportazioni della Calabria nei primi nove mesi del 2021

by Redazione
11/12/2021

Dopo la crisi del 2020, la ripresa mondiale del 2021 continua a manifestare effetti positivi sulle esportazioni Italiane. Nei primi...

Infrastrutture e riequilibrio territoriale: la strada è quella giusta?

Infrastrutture e riequilibrio territoriale: la strada è quella giusta?

by Carmelo Petraglia
16/09/2021

Il decreto legge infrastrutture approvato lo scorso 2 settembre ha sbloccato i 4,6 miliardi del “fondo per la perequazione infrastrutturale”...

Regional Economy

I più letti del mese

  • Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

    Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Genetica, intelligenza e il divario Nord-Sud

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il Sud si svuota, il Nord resiste: le due Italie della crisi demografica

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il Paese diviso. Nord e Sud nella storia d’Italia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Gli ultimi articoli

Il welfare che fiorisce nei territori: la scommessa di Polis

Il welfare che fiorisce nei territori: la scommessa di Polis

13/06/2025
Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

08/06/2025
Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

01/06/2025
Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

15/05/2025
Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

14/05/2025

Seguici

  • 1.4k Followers
  • 378 Followers

Iscriviti alla Newsletter

Partner

[smartslider3 slider=2]

Sostienici

OpenCalabria - Associazione di promozione sociale con finalità scientifiche e divulgative

No Result
View All Result
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici

OpenCalabria - Associazione di promozione sociale con finalità scientifiche e divulgative