Open Calabria
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici
No Result
View All Result
Open Calabria
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici
No Result
View All Result
Open Calabria
No Result
View All Result

Sgravi fiscali e contributivi per il lavoro nel Mezzogiorno: Per chi? Per quanto tempo?

by Antonio Aquino
19/11/2016
in Finanza, Lavoro e Occupazione
A A

Per il 2017 il Governo ha deciso sgravi contributivi fino a un valore di 8.060 euro per lavoratore, al fine di  incentivare le assunzioni nelle regioni del  Mezzogiorno di giovani  fino a 24 anni di età,  e di disoccupati da almeno 6 mesi di qualsiasi età. La decisione di limitare questi sgravi alle regioni del Mezzogiorno è motivata dal fatto che, mentre nelle regioni del Centro-Nord dell’Italia i tassi di disoccupazione e, soprattutto,  di occupazione sono sostanzialmente simili alla media dei paesi dell’OECD, nel Mezzogiorno i tassi di disoccupazione, e ancor di più i tassi di occupazione, sono molto lontani da livelli considerabili fisiologici[1].

Se da un lato la decisione di differenziare le politiche a sostegno del lavoro a seconda della gravità della disoccupazione appare certamente giusta, non si può non evidenziare il fatto che un uso settorialmente selettivo degli sgravi contributivi, a parità di onere, potrebbe determinare incrementi di occupazione, reddito ed entrate fiscali  nel Mezzogiorno significativamente maggiori. In particolare, data la struttura produttiva delle regioni del Mezzogiorno, in assenza di vincoli settoriali gran parte degli sgravi sarebbero utilizzati da imprese che producono beni a mercato esclusivamente locale (costruzioni e servizi tradizionali)[2]. In questi settori occupazione e reddito sono determinati essenzialmente dalla dimensione della domanda locale e sono quindi poco sensibili rispetto a una riduzione del  costo del lavoro. Se invece gli sgravi fossero riservati a imprese che producono beni che competono con quelli prodotti in altre regioni (agricoltura, industria manifatturiera, servizi informatici, ecc.), la riduzione del costo del lavoro, aumentando la competitività delle imprese del Mezzogiorno, potrebbe stimolare spostamenti significativi della domanda sia interna che esterna verso le imprese del Mezzogiorno, con effetti sull’occupazione e sul reddito significativamente maggiori. A sua volta, il maggior reddito prodotto in queste imprese stimolerebbe aumenti di domanda nel Mezzogiorno per i beni a mercato esclusivamente locale, e quindi un aumento dell’occupazione e del reddito anche in queste imprese. L’aumento di produzione e reddito nel Mezzogiorno avrebbe effetti positivi anche per le regioni del Centro-Nord dell’Italia: l’aumento delle entrate fiscali per IRPEF ed IVA che ne conseguirebbe consentirebbe infatti di finanziare una maggior quota della spesa pubblica del Mezzogiorno con imposte riscosse nel Mezzogiorno, e sarebbe quindi possibile ridurre i trasferimenti fiscali dal Centro-Nord verso il Mezzogiorno.

Per innescare questo circolo virtuoso dovrebbe esserci però la possibilità per le imprese di poter contare sulla riduzione del costo del lavoro per un orizzonte temporale ben più lungo di un anno, probabilmente almeno per un decennio; in questo caso, tuttavia,  gli sgravi fiscali e contributivi per l’occupazione nelle imprese del Mezzogiorno a mercato non esclusivamente locale tenderebbero in misura significativa ad autofinanziarsi.

[1] Nel 2015 il tasso di disoccupazione é stato dell’8,6% nel Nord Ovest dell’Italia, del 7,3% nel Nord Est, del 10,6% nel Centro, del 19,4% nel Mezzogiorno; il tasso di occupazione totale é stato del 64,5% nel Nord Ovest dell’Italia, del 65,3% nel Nord Est, del 61,4% nel Centro, del 42,5% nel Mezzogiorno;  il tasso di occupazione delle persone da 15 a 24 anni é stato del 18,8% nel Nord Ovest dell’Italia, del 21,1% nel Nord Est, del 16,3% nel Centro, del 10,9% nel Mezzogiorno; il tasso di occupazione delle persone da 25 a 34 anni é stato del 73% nel Nord Ovest dell’Italia, del 72% nel Nord Est, del 65,2% nel Centro, del 42,3% nel Mezzogiorno (Banca d’Italia,  L’Economia delle regioni italiane, Giugno 2016, pagine 35 e  37). Sempre nel 2015 il tasso di disoccupazione  é stato del 10,4% in Francia e del 6,8%, in media, nei paesi dell’OECD;  il tasso di occupazione totale é stato del 63,8% in Francia, del 68,7% negli Stati Uniti, del 66,3%, in media, nei paesi dell’OECD (OECD, Employment Outlook 2016, pagine 214 e 215).

[2] Nel 2015 nel Mezzogiorno gli occupati sono stati 406.000 in agricoltura, 774.000 nell’industria in senso stretto, 424.000 mila nelle costruzioni,  4.347.000 nei servizi (Banca d’Italia,  L’Economia delle regioni italiane, Giugno 2016, pagina 33).

Antonio Aquino

Antonio Aquino

Professore Emerito di Economia Politica presso il Dipartimento di Economia Statistica e Finanza DESF "Giovanni Anania" dell'Università della Calabria. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università L. Bocconi di Milano nel 1970. PhD presso la London School of Economics. Nel 1987 ha ricevuto il Premio Saint Vincent per l’economia.

Related Posts

Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

by Francesco Aiello
08/06/2025

Questa nota analizza l’evoluzione demografica ed economica della Calabria tra il 1995 e il 2023, confrontandola con le traiettorie del...

Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

by Francesco Aiello
01/06/2025

Osservare le dinamiche del mercato del lavoro è come comprendere l’evoluzione di un sistema economico. Analizzare la forza lavoro, chi...

Le prospettive per un rilancio economico della Calabria: tra vincoli strutturali e opportunità strategiche

Le prospettive per un rilancio economico della Calabria: tra vincoli strutturali e opportunità strategiche

by Angelo Palmieri
25/11/2024

La Calabria, una delle regioni più affascinanti ma anche più vulnerabili d’Italia, rappresenta oggi un banco di prova cruciale per...

La Calabria che si spopola senza lavoro e senza servizi

La Calabria che si spopola senza lavoro e senza servizi

by Vittorio Daniele
19/10/2024

Nonostante il tasso di natalità tra i più bassi in Europa, tra il 2001 e il 2022, la popolazione italiana...

La ZES Unica per il Mezzogiorno tra opportunità e rischi per la Calabria

La ZES Unica per il Mezzogiorno tra opportunità e rischi per la Calabria

by Francesco Aiello
06/01/2024

Rispetto alla precedente disciplina sugli investimenti a Sud in regime di aiuti, la ZES unica per il Mezzogiorno è migliorativa...

Regional Economy

I più letti del mese

  • Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

    Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Genetica, intelligenza e il divario Nord-Sud

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il Sud si svuota, il Nord resiste: le due Italie della crisi demografica

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il Paese diviso. Nord e Sud nella storia d’Italia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Gli ultimi articoli

Il welfare che fiorisce nei territori: la scommessa di Polis

Il welfare che fiorisce nei territori: la scommessa di Polis

13/06/2025
Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

Calabria, una regione che arretra: trent’anni di sfide tra crescita, lavoro e spopolamento

08/06/2025
Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

Mercato del lavoro in Calabria (1995–2024): dinamiche, divergenze e fragilità strutturali

01/06/2025
Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Rende verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

15/05/2025
Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

Lamezia Terme verso le elezioni 2025: vent’anni di qualità amministrativa

14/05/2025

Seguici

  • 1.4k Followers
  • 378 Followers

Iscriviti alla Newsletter

Partner

[smartslider3 slider=2]

Sostienici

OpenCalabria - Associazione di promozione sociale con finalità scientifiche e divulgative

No Result
View All Result
  • Home
  • Chi siamo
  • Argomenti
    • Innovazione e Ricerca
    • Comuni ed Enti Locali
    • Conti Economici Regionali
    • Lavoro e Occupazione
    • Società e Demografia
    • Istituzioni
    • Istruzione e Formazione
    • Settori produttivi
    • Internazionalizzazione
    • Finanza
  • COVID-19
  • Mezzogiorno
  • Rivista
  • Notizie
  • Contattaci
    • Sostienici

OpenCalabria - Associazione di promozione sociale con finalità scientifiche e divulgative