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Fusioni tra comuni: il caso Cervicati – San Marco Argentano

by Graziella Bonanno, Francesco Foglia, Michele Mercuri e Francesco Aiello
14/01/2019
in Comuni ed Enti Locali, Position Paper
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Fusioni tra comuni: il caso Cervicati – San Marco Argentano
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Questa nota presenta una sintesi dell’analisi economico-finanziaria del progetto di fusione tra i comuni di Cervicati e di San Marco Argentano in provincia di Cosenza. Altri dettagli sono riportati nel Position Paper OpenCalabria 1/2019. Si tratta di documenti, inediti e indipendenti, che rendiamo pubblici al fine di consentire la massima divulgazione e fruibilità degli elementi che, a nostro parere, è opportuno tenere in debita considerazione nel processo di valutazione della fusione tra Cervicati e San Marco Argentano.

I due comuni hanno una popolazione totale di circa 8200 abitanti (poco più di 800 a Cervicati e poco meno di 7400 a San Marco Argentano) e un’estensione territoriale di 92,59 Kmq (12,09 kmq Cervicati e 80,5 kmq San Marco Argentano). La distanza tra i centri storici di Cervicati e di San Marco Argentano è di circa 3 chilometri.

L’analisi dei dati di bilancio evidenza come la fusione consenta un’immediata riduzione di alcune spese correnti (personale, utenze, servizi comunali, ecc.). In tale ambito, l’impatto più evidente è sui costi della politica e delle spese relative al revisore dei conti, al segretario comunale e al servizio di tesoreria di Cervicati. In totale si tratta di un risparmio di circa 61 mila euro all’anno. Di interesse è anche l’effetto che si avrà sulla componente più importante delle spese correnti, ossia quella per il personale che, oggi, ammonta a 433 euro per abitante a Cervicati e a 294 euro a San Marco Argentano. A Cervicati, più del 53% delle spese correnti per abitante si riferiscono al personale (a San Marco Argentano il personale pesa per il 40,5% delle spese correnti pro-capite). Tuttavia, l’impatto più rilevante sulle spese è atteso dall’operare, a regime, dalle economie di scala. I due comuni nel triennio 2015-2017 sono, infatti, collocati nella parte decrescente della curva delle spese totali pro-capite. In tale ambito, l’incremento della dimensione comunale dovuto alla fusione è inteso come un fattore che consente di recuperare efficienza in termini di spesa.

Un ulteriore elemento di valutazione riguarda cosa potrebbe accadere alla struttura della finanza locale nello scenario del comune unico. La transizione verso un unico sistema impositivo genera, a regime, effetti redistributivi della ricchezza individuale nel caso di significative differenze delle principali imposte e tariffe dei due enti, mentre è tanto più neutra quanto maggiore è l’allineamento delle preesistenti imposte e tariffe. Facendo riferimento all’addizionale comunale dell’IRPEF, all’IMU, alla TASI e alla tariffa regionale di conferimento dei rifiuti in discarica si può dedurre che in uno scenario post-fusione, le condizioni relative dei residenti del nuovo comune rimarranno inalterate, poiché qualsiasi variazione dei tributi sarà assorbita in modo uniforme da tutti i residenti.

Dall’elaborazione dei dati dei trasferimenti statali si ha che i due comuni hanno osservato una significativa riduzione di contribuzione nazionale. Nel 2017 Cervicati ha ottenuto 260 mila euro, che è inferiore del 31% del valore registrato nel 2010. Nel 2017 a San Marco Argentano sono stati trasferiti 1,51 milioni di euro, ossia -35% del dato del 2010. Le due amministrazioni comunali hanno compensato questa riduzione dei trasferimenti statali attraverso un incremento delle entrate tributarie proprie. Tuttavia, la compensazione tra i minori trasferimenti statali e le maggiori entrate tributarie è solo parziale (l’incremento del gettito da imposte e tasse è minore della riduzione dei fondi nazionali). A parità di altre condizioni, tutto ciò ha contribuito alla riduzione dei servizi offerti ai cittadini nel corso del tempo.

I trasferimenti statali ricevuti nel 2010 dai due comuni ammontano a 2,7 milioni di euro. Questa è la base per calcolare il bonus da assegnare per dieci anni all’eventuale nuovo comune unico: il bonus annuale ammonta a circa 1,62 milioni di euro (il 60% dei trasferimenti del 2010). Poiché l’incentivo è addizionale, nel primo anno della sua istituzione, il nuovo comune riceverà circa 3,4 milioni di euro (immaginando che le risorse ordinarie siano fisse al valore del 2017). È un valore quasi doppio dei trasferimenti che i due comuni hanno separatamente incassato nel 2017 e superiore della somma (2,7 milioni di euro) acquisita nel 2010, che è l’anno in cui si sono contabilizzati i picchi di trasferimenti statali ai comuni.

In uno scenario di tendenziale rigore nella gestione della finanza pubblica nazionale, il bonus fusione legato alla fusione tra Cervicati e San Marco Argentano garantirebbe la disponibilità certa di una somma di denaro (16,2 milioni in dieci anni) che è congrua per attuare investimenti e finanziare attività “straordinarie” legate allo sviluppo dei territori di riferimento.

Dall’analisi dei bilanci di Cervicati e San Marco Argentano emerge, inoltre, che in passato si è ricorso a indebitamento, con conseguente pagamento degli interessi legati ai prestiti (solo nel 2017 Cervicati e San Marco Argentano hanno pagato, rispettivamente, circa 128 mila euro e 58 mila euro di interessi su prestiti pregressi, per un totale di ben 186 mila euro). Su un investimento decennale, per esempio, di 1 milione di euro finanziato a prestito, il nuovo comune pagherebbe poco meno di 300 mila euro di interessi. Se l’investimento fosse finanziato col bonus, il beneficio per l’ente e per i cittadini sarebbe legato al mancato pagamento degli interessi sul debito, il cui ammontare potrebbe essere utilizzato per altre finalità.

È interessante osservare, infine, che nel caso in cui questa finanza addizionale fosse in parte utilizzata a mò di co-finanziamento in progetti finanziati da altri enti (Regione Calabria, ministeri, Unione Europea) i benefici ulteriori potrebbero essere almeno due. Il primo guadagno è legato al semplice accesso al bando: nello scenario attuale, la liquidità libera da impegni nei bilanci dei due comuni non consente di accedere a bandi in cui sono previste quote di co-finanziamento. In secondo guadagno è dovuto all’effetto “leva” di ogni euro del bonus utilizzato per co-finanziare progetti (auspicabilmente) approvati e finanziati. La nuova finanza aumenta, quindi, i gradi di libertà su come finanziare un intervento. Evidente è anche l’effetto moltiplicatore del valore monetario del bonus dovuto al potenziale uso del co-finanziamento.

Link al policy paper completo (pdf)

Clicca sull’immagine per scaricare il policy paper

 

Graziella Bonanno

Graziella Bonanno

Ricercatrice (RTDB) in Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell'Università degli Studi di Salerno. E' stata Ricercatrice (RTDA) in Economia Politica presso il Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e Assegnista di Ricerca in Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche "Bruno de Finetti" dell'Università di Trieste (Settembre 2017-Agosto 2018 e Novembre 2018-Febbraio 2019), in Economia Politica presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale "Antonio Ruberti" dell'Università Sapienza di Roma (Settembre 2016-Agosto 2017), in Statistica presso l'Università della Calabria (Febbraio 2015-Agosto 2016 e Settembre-Novembre 2018), in Politica Economica (bando ARUE) presso l'Università della Calabria (Febbraio 2014-Luglio 2015). E' stata Visiting Research presso la Royal Docks Business Economics di Londra (Aprile-Novembre 2014) e presso l’Oviedo Efficiency Group (OEG), Spagna (Gennaio-Aprile 2016). Si occupa prevalentemente di analisi dell'efficienza e della produttività.

Francesco Foglia

Francesco Foglia

Research analyst, si occupa di analisi e valutazione delle politiche europee.  Attualmente frequenta il XXIII Ciclo del Dottorato di Ricerca in Global Studies, a Reggio Calabria. Ha conseguito la Laurea magistrale in Economia aziendale all'Università della Calabria, con lode e menzione alla carriera. Il suo lavoro di tesi sulla valutazione d'impatto delle politiche europee per l'innovazione ha ricevuto la menzione speciale per l'economia del "Premio Jo Cox per studi sull'europa" (2017), il "Premio Tommaso Aceti" (2018) e il Premio "Conti Pubblici Territoriali" dell'Agenzia per la Coesione (2019). Delegato all'Open Government Forum, su basi pro-bono, presso il Ministero della Funzione Pubblica. È tra i co-fondatori del centro studi e ricerche Open Calabria e co-editor-in-chief della rivista scientifica Regional Economy. Dal 2019 è regional (EU) contributor per la World Bank per il rapporto DoingBusiness 2020. Giornalista pubblicista, ha ricevuto "Premio Unione Europea Giovani Giornalisti " della Commissione Europea. E' stato selezionato, a seguito di una procedura pubblica su basi competitive, per il programma di traineeship della Commissione Europea a Bruxelles presso il Dipartimento Generale della Politica Regionale Urbana.

Michele Mercuri

Michele Mercuri

Michele Mercuri, 42 anni Laureato in Economia svolge attività di dottore commercialista e revisore contabile. Attualmente frequenta il XXXII ciclo del Corso Dottorato in Scienze ed Ingegneria dell'Ambiente, delle Costruzioni e dell’Energia presso l'Università della Calabria.

Francesco Aiello

Francesco Aiello

Francesco Aiello è professore ordinario di Politica Economica presso l’Università della Calabria. Attualmente insegna "Politica Economica" al corso di Laurea in Economia ed "Economia Internazionale" al corso di Laurea Magistrale in Economia e Commercio. La sua attività di ricerca è centrata sui temi della Ricerca e dell’Innovazione, dei divari di sviluppo in Italia e in Europa, sull’analisi micro-econometrica dell’efficienza e della produttività e sulla valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche. E’ autore di numerosi saggi scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Accanto all’attività prettamente accademica, si interessa di economia locale e di attività di divulgazione economica. Nell’estate del 2015 ha fondato OpenCalabria.com, uno spazio dedicato ai temi di “Economia e Politica dello Sviluppo” della Calabria.

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